Storia del Gruppo Alpini di Concesio

Periodo tra i due conflitti mondiali

Il 4 novembre 1918 finiva la I Guerra Mondiale. Migliaia di Alpini reduci di guerra tornarono alle loro case, alle campagne spopolate di braccia per il periodo bellico e tutti, o quasi, alla vitale necessità di ricostruire e di sollevarsi dall’estrema povertà che il modesto contadino e l’operaio in genere avevano sempre avuto come caratteristica peculiare. La Val Trompia, nota terra di montanari e quindi di Alpini che, fin dalla fondazione del Corpo, aveva dato molti suoi figli alla Patria.

Fin dal 1922, la vivace famiglia alpina di Concesio si avviò, col passo lento ma sicuro e costante degli “scarponi”, sorretta dalla operosità della sua gente, verso il raggiungimento di precisi obiettivi, ingrossando gradatamente le file e perseverando in quella benemerita attività che l’avrebbe portato, col tempo, in posizione di preminenza fra le altre associazioni bresciane.

Nel 1937 Angelo Senici, Angelo Muffolini, Pasotti Giovanni, Arrighini Luigi e altri ancora, diedero vita al Gruppo Alpini di Concesio che elesse come primo capogruppo Senici Angelo. Gli incontri si tenevano regolarmente sotto il grande portico che si trovava nel cortile della casa di Angelo Muffolini alla Pieve, davanti a un buon fiasco di vino rigorosamente“rosso”!

Il Gagliardetto del Gruppo venne offerto dalla Sig.ra Gasparini Libera, coniugata Tognoli Primo, in memoria del cognato Tognoli Mario, maresciallo, decorato con medaglia d’argento nella I Guerra Mondiale. La presidenza di Angelo Senici durò solo un anno, ma decisivo per solidificare le basi e proiettare il Gruppo nel futuro. Nel 1938 venne eletto capogruppo un altro socio fondatore, “Boci”, Muffolini Angelo, che rimarrà in carica per un trentennio, fino al 1967. Di forte tempra e di grande coraggio, seppe dare al Gruppo quella marcia in più che permise un solidale accorpamento e unità d’intenti.

Nel 1940, con l’entrata in guerra dell’Italia, l’attività associativa si bloccò. Anni tragici erano alle porte, anni che scuoteranno il mondo e che segneranno per sempre la vita di tante famiglie anche concesiane.

 

 

La ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale

Cessato questo secondo conflitto mondiale, carico di lutti e distruzioni, lo spirito di corpo che aveva animato la fondazione dell’Associazione sembrava, appena tornati a casa, essersi spento.

Ben presto però, la memoria dei Caduti e la voglia di riordinare anche gli ideali assopiti, ma mai perduti, dettero impulso alla rifondazione di tutti i gruppi e quindi anche a quello di Concesio che riprese a funzionare bene. Nei primi incontri post bellici, a casa Muffolini, non mancavano i racconti di guerra, il ricordo di chi non era tornato, la solidarietà con chi invece era tornato ferito nel corpo e nello spirito. In questi lunghi anni di ricostruzione, una parola regnò sovrana nel Gruppo: “solidarietà”!

L’aiuto attivato dagli alpini però, non si limitò all’aspetto manuale del lavoro di ristrutturazione, ma si allargò ad un sostegno morale che sollevò ancor più l’umile gente di Concesio. La casa dell’amico Angelo divenne un punto d’incontro, un luogo di rifugio e di aiuto per tutti i bisognosi, fossero essi alpini oppure no.
Nel 1968 venne eletto a Capogruppo l’alpino Facchetti Guido. Desiderio del nuovo Capogruppo era quello di riunire le penne nere nella stessa armonia, concordia e familiarità, che vi era nei Reparti.
Gli incontri non si svolgevano più nel cortile di casa Muffolini, ma nell’osteria chiamata “la Rossa”, che si trovava nel cortile di fronte alla chiesa parrocchiale. Questo locale era ormai diventato il ritrovo di tutti gli uomini del paese; qui si veniva a giocare, a discutere e anche a litigare. In questa osteria dal sapore antico, si firmavano contratti, cessioni, compravendite di bestiame e si programmavano futuri matrimoni.

Dal 1973 fu l’alpino Orlandi Giuseppe a guidare il Gruppo.
Nuovo Capogruppo, nuova sede; questa volta in un’altra osteria del paese, in via Gramsci, presso le sorelle Temponi. In questo periodo é da ricordare un’opera che gli Alpini di Concesio hanno svolto in un esercizio di volontariato encomiabile: la ricostruzione del Friuli dopo il terribile terremoto del 1976

Il 1977 fu un anno particolare per il nostro Gruppo: venne ricordato il 40° anno di fondazione. La cerimonia, svoltasi il 15 giugno, fu molto semplice ma commovente. Tutti gli Alpini si ritrovarono nella chiesa Parrocchiale della Pieve per la celebrazione Eucaristica dove vennero ricordati tutti gli Alpini deceduti nelle due grandi guerre e tutti i Soci andati avanti. Mons. Valerio Polotti, nell’omelia, richiamò con forza gli alti valori morali e religiosi che spinsero questo glorioso Corpo a difesa della Patria. Terminata la cerimonia, con la banda del Comune in testa, una lunga fila di penne nere, guidate dai gagliardetti provenienti da tutta la Provincia, s’incamminò verso il monumento ai caduti dove venne deposta una corona d’alloro alla memoria.
In questa felice occasione venne benedetto il secondo gagliardetto, offerto dal socio Zanetti Ezzelino, che ebbe come madrina la sig.ra Giacomelli Taiola Angela, in memoria del figlio Giovanni, alpino del Vestone, caduto sul Fronte Greco.

 

Dagli anni ’80 ad oggi

Nel 1980 venne eletto Capogruppo l’Alpino Pontara Angelo al quale si deve il merito di aver pensato e realizzato Croce degli Alpini di Concesio.

Il terzo gagliardetto invece porta la data del 13 giugno 1982 nel ricordo del 45° anno di fondazione del Gruppo. Il gagliardetto venne offerto dall’alpino Muffolini Francescoin memoria del padre Angelo, che per molti anni aveva guidato il Gruppo, madrina fu la moglie Luigina Pasotti.
Nello stesso anno, il 26 settembreanniversario della nascita di Giovan Battista Montini – Paolo VI, il papa. Giovanni Paolo Il in visita a Concesiobenediva la grande Croce, voluta in ricordo di tutti gli Alpini caduti e dispersi. Questa, portata in cima al monte, venne collocata su un basamento in pietra e sotto venne costruito un altare per potervi celebrare la S. Messa. Il monumento venne inaugurato il 29 maggio1983 con una solenne cerimonia presenti tutti gli Alpini.

Nel gennaio 1984 veniva aperta la “Scuola Nikolajewka”, cooperativa sociale senza scopo di lucro che gestiva servizi per disabili fisici, soprattutto miodistrofici e spastici. Le attività erano finanziate in parte da contributi regionali e in parte da convenzioni con i Comuni. Vi era inoltre il sostegno, sia morale che finanziario, dell’Associazione Nazionale Alpini, dalla quale la “Scuola Nlkolajewka” traeva il nome stesso
L’anno 1987 portò una ventata di novità con l’elezione a Capogruppo dell’alpino Walter Smussi che si mise immediatamente a lavorare per organizzare alcuni appuntamenti importanti. Il primo avvenne nel mese di settembre quando si celebrò solennemente il 50° anniversario di fondazione del Gruppo.
In tale occasione il Presidente della Sezione di Brescia, Sandro Rossi, rivolse ai tutti i partecipanti un beneagurante discorso:
“Vogliamo oggi ricordare tutti coloro che ci hanno lasciato, sia chi é morto in guerra che chi é ritornato al paese, nella propria famiglia.
Ma nella loro memoria era sempre presente il ricordo in dimenticabile della guerra, sulle montagne con le sue cime innevate, nei grandi boschi dai gelidi torrenti, e alla sera i canti negli accantonamenti, la gente dei paesini dove scendevano per le provviste e a riposare quando avevano il cambio.
Mandati per fare la guerra, erano tornati uomini di pace con il desiderio di ritrovarsi tra loro per ricordare quei giorni, quei luoghi
 gli amici rimasti al fronte. La storia del Gruppo di Concesio é ricca di momenti importanti, alcuni belli, altri un po’ tristi, ma tutti degni di ricordo.
Prima di tutto sono da ricordare le persone, gli Alpini che hanno fatto la storia del nostro gruppo e che ci hanno lasciato.
Ai soci del gruppo spetta il compito di trasferire i valori ereditati nel nuovo millennio: non venga mai meno l’impegno, né manchi la generosità che finora vi ha
 contraddistinto.”

Nello stesso giorno l’inaugurazione della prima sede provvisoria, nello stabile di proprietà del Comune dove risiedeva solitamente il segretario comunale. Fu un momento di gioia perché finalmente il Gruppo poteva avere una sede propria da utilizzare più spesso, senza dover dipendere da nessuno. Ma questa sede non durò molto poiché la casa comunale venne venduta e allora gli alpini si videro costretti a cercarne una successiva sede per potersi ritrovare. Questa venne concessa dagli eredi della famiglia Temponi Piero alla Pieve, in via Bonomini.

Nel 1988 Nel mese di maggio venne posta la prima pietra del rifugio alpino sul monte Colma, a poca distanza dalla Croce.
Dopo due anni dall’inizio di questa memorabile impresa, nel mese di maggio 1992 a dieci anni dalla visita del Papa a Concesio, avvenne l’inaugurazione del “Rifugio Alpini sul monte Verdura, punto di riferimento per tutta la comunità di Concesio. Per tale occasione venne benedetto il quarto gagliardetto, offerto dal socio Tavella Gianni ed ebbe come madrina la moglie sig.ra Ronchi Silvana.
Dopo pochi anni la sede di via Bonomini non era più disponibile e il Capogruppo si diede da fare; riuscì a trovare un luogo più idoneo presso i locali della parrocchia di S. Andrea, in un piccolo prefabbricato dell’oratorio.

Nell’anno 1999 venne eletto capogruppo l’Alpino Mario Poli, che raccolse la grande eredità che i precedenti capigruppo avevano prodotto con forza e costanza. A lui è toccato il grande compito di costruire una nuova sede che verrà inaugurata l’8 maggio 2005 presso la Casa delle Associazioni in Via Mattei.

Con la stessa energia e attività alpina, nel 2009  Filippo Onorio succede come capogruppo alla guida del Gruppo di Concesio. Dal Novembre del 2008 la Càminàda dè Nòt én Pàloss, suggestiva escursione notturna non competitiva organizzata dal Gruppo Alpini di Concesio in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Concesio, è diventata ormai un appuntamento immancabile per gruppi di amici e famiglie; sono infatti molti i giovani e giovanissimi che si ritrovano per condividere insieme il fascino dell’andar per i boschi sotto un cielo di stelle ed con ai piedi le luci della valle. Partendo dalla sede degli Alpini di Concesio, ci s’inoltra nei boschi del paese fino a raggiungere la prima tappa-ristoro, il Rifugio degli Alpini sul monte Verdura, per poi proseguire lungo la cresta ed arrivare alla Cascina Grassi Carpini. Per i più allenati il cammino prosegue fino alla sommità del Monte Palosso (1158 mt), caratterizzata dalle piazzole di artiglieria contraerea della Prima Guerra Mondiale. La convivialità dell’evento è manifesta anche nei vari punti di ristoro allestiti lungo il percorso grazie all’aiuto dei volontari di alcune associazioni operanti sul territorio.

Dal 2013 il testimone passa al nuovo capogruppo Claudio Manenti. A partire dall’estate di quello stesso anno, grazie alla proposta ed al fervore dei più giovani componenti del Gruppo ed al solido appoggio dei veci, è iniziato il tradizionale appuntamento della Festa Alpina presso l’Oratorio di Concesio, che per più giorni coinvolge Alpini e popolazione di Concesio creando un forte momento di convivialità. Nel 2016 è stato inaugurato il Monumento all’Alpino presso il Rifugio Alpini di Concesio sul monte Verdura (Colma). L’anno successivo, il 2017, il Gruppo ha festeggiato l’80° anniversario di fondazione. In tale occasione è stato inaugurato il monumento collocato presso la Sede.

Dal 2019 il Consiglio direttivo si è rinnovato ed ha eletto come capogruppo Claudio Gallina.