Croce sul monte Verdura "Colma"

Nel 1980 venne eletto capogruppo Angelo Pontara. Nel suo cuore era nato un grande desiderio, quello di ricordare tutti i morti in guerra con qualcosa che fosse rimasto per sempre. Agli inizi aveva pensato ad un monumento, ma sorsero alcune difficoltà che fecero archiviare immediatamente il progetto. Nel frattempo si venne a sapere che nel 1982 il Santo Padre Giovanni Paolo Il avrebbe visitato Concesio, paese natale di Papa Paolo VI.

Il Capogruppo, prendendo la palla al balzo, propose di costruire una grande Croce da collocare sul monte Verdura e farla benedire al Papa durante la sua visita in terra bresciana. La Colma, località del monte Verdura, venne scelta perché dall’alto tutti potevano vederla e ricordare le migliaia di soldati che avevano offerto la propria vita per la pace e la libertà dell’Italia. Sarebbe stata inoltre un monito alle generazioni future perché non ripetessero gli errori del passato.
In breve venne costruita la Croce e alla venuta del Papa ci fu la solenne benedizione. Adesso arrivava il compito più arduo: collocarla in cima al monte. La distanza non sembrava eccessiva, ma nessuno aveva calcolato la fatica di portare a spalle tutto il materiale fin lassù. Gli alpini e molta gente di Concesio si misero subito al lavoro: sacco in spalla e via!!!

LEGGI TUTTO

Dicono che gli Alpini sanno fare miracoli. Sì, uno lo hanno fatto nell’innalzare lassù sulla Colma la pesante croce, l’altro lo hanno ottenuto dal cielo.., all’inaugurazione un giorno splendente di sole in mezzo a una serie di giorni di pioggia che facevano ben poco sperare e tenevano in apprensione un po’ tutti. Ancora la notte prima il cielo aveva tuonato e scaricato rovesci di pioggia. Poi, il mattino, come d’incanto, ecco il sole! Un sospiro di sollievo ed ecco snodarsi su per i sentieri della montagna lunghe file variopinte di gente per darsi l’appuntamento lassù. Gli Alpini prepararono un po’ tutto: un luogo di ristoro, una tenda per il pronto soccorso, perfino una mostra di fotografie e di ricordi che illustravano la storia della Croce, dalla benedizione de Papa fino alla conclusione dei lavori. Presente anche la banda, i cui componenti si sono portati lassù gli strumenti.

A poco a poco la gente si raccoglie attorno alla Croce, nel piccolo spiazzo e giù per il pendio della montagna. Si da inizio alla cerimonia dell’inaugurazione. Il Sindaco taglia il nastro mentre squillano le note dell’alza bandiera seguito da un gioioso e caloroso battito di mani, segno di ammirazione e di consenso per la bella opera realizzata. Molti i fazzoletti che asciugano le lacrime di gioia che la commozione fa apparire negli occhi dei “Veci”. Quelle note, quel posto… quanti ricordi! Poi ha inizio la S. Messa. Al Vangelo il celebrante rivolge ai presenti toccanti parole ricordando il sacrificio dei caduti di tutte le guerre e richiamando i sentimenti di pace, di giustizia e di amore.

Dopo la cerimonia tutti i partecipanti si sparpagliano per i prati e per i boschi per il “rancio” all’aperto: un vero momento di gioia e di fraternità che fa bene non solo al corpo ma anche allo spirito. Verso sera ci si avvia sulla strada del ritorno, con in cuore la consapevolezza di aver vissuto una giornata indimenticabile, da tramandare ai propri figli e ai propri nipoti. La croce viene illuminata tutte le sere, con la luce prodotta da appositi pannelli solari. Scende la sera, calano le ombre, ritorna il silenzio… rimane lassù la Croce che splende nella notte a ricordare il sacrificio dei nostri caduti, il grande dono della pace e a proteggere le nostre famiglie, la nostra terra.

Croce degli Alpini di Concesio